SINDROME SENOTARSICA DEL PIEDE

La SINDROME SENOTARSICA DEL PIEDE si caratterizza per la comparsa di dolore in corrispondenza della regione laterale della caviglia e del retropiede, a livello del seno del tarso. Tale cavità è situata sul lato esterno del piede davanti e sotto il malleolo esterno, in corrispondenza della giunzione tra il calcagno e l' astragalo: il calcagno forma il pavimento della cavità e l' astragalo il tetto. All' interno della cavità vi sono vasi sanguigni, nervi e legamenti.
Alcuni autori ritengono tale patologia una conseguenza dell' alterata stabilità dell' articolazione sottoastragalica. La causa più comune è da associarsi o a un eccessivo valgismo del retropiede che porta a un' estensione maggiore dei tessuti molli della cavità o a una marcata supinazione del piede tale da provocare infiammazione e gonfiore.
Il quadro clinico è caratterizzato dalla presenza di dolore esacerbato alla palpazione in corrispondenza del senso del tarso, con il carico e il movimento; a volte nella stessa sede è possibile osservare la comparsa di una tumefazione. Il quadro anatomopatologico consiste in un' alterazione degenerativa o cicatriziale che interessa i tessuti molli del seno del tarso.
Per quanto riguarda la diagnosi, è utile una valutazione specialistica podologica (anamnesi ed esame obiettivo) al fine di approfondire ed esaminare la causa che ha portato a tale patologia; un esame radiologico dovrebbe comunque essere eseguito per escludere cisti ossee, fratture, ponti ossei e artrite.
La terapia è solitamente conservativa: riposo, ghiaccio, taping ed ortesi plantare su misura per controllare il movimento del piede , e se necessario farmaci anti-infiammatori ed iniezione di steroidi per ridurre ulteriormente il dolore e il gonfiore. Se la condizione non si risolve con il trattamento conservativo, un' ecografia o risonanza magnetica possono essere richiesti per valutare i tessuti molli della cavità. Raramente è necessario ricorrere all' intervento chirurgico per ottenere una risoluzione completa del quadro clinico. Una procedura comune consiste nella decompressione o rimozione dei tessuti anormali dalla cavità; seguirà un periodo di carico protetto di circa 2-4 settimane.